11. Se la persona da avvertire è già stata “truffata” si entra in
questioni relative alle regole di Onaàh. (vedi alachà precedente) L’ Onaàh consiste nel vendere ad un
prezzo molto superiore a quello che dovrebbe essere. Un tempo questo era
considerato 1/6 in più del valore della merce. Oggi è necessario verificare
presso un posek alachà esperto in queste norme. Quindi se si applica l’ Onaàh e
non è passato il tempo per cui è già “caduta in disuso” la possibilità di
richiedere la differenza, è necessario dire al “truffato” la questione. Nel
caso invece sia passato il tempo oppure l’ Onaàh sia limitata in un margine
plausibile alachicamente non è possibile dirglielo e trasgredirebbe
dicendoglielo il divieto di rechilut. Persino se il “truffato” glielo chiede
esplicitamente non può rispondergli in modo veritiero. In particolare se vede
che il “truffato” non pagherebbe più ciò che gli rimane da pagare in base alle
sue parole. Quindi solo ed esclusivamente nel caso in cui dal punto di vista
alachico possa riottenere i soldi, lo si deve avvertire. Altrimenti è
assolutamente vietato.