4.4.1
Se si vede peccare un talmid chacham, una persona che generalmente non commette
peccati ma in questa occasione è stata vinta dallo yezer harà, e si rivela
quello che ha fatto, si commette un grave peccato, ma non solo, è vietato
perfino sospettare del fatto che non abbia fatto teshuvà, perché sicuramente l’ha
fatta ed è amareggiato per quanto accaduto e per il fatto di essere stato vinto
dallo yezer harà.
ovvero le istruzioni per usare al meglio il regalo più prezioso che Hashem ci ha donato: la parola
Quarta Regola.3
4.4 Se la persona in
questione commette un peccato volontariamente, essendo a conoscenza del fatto
che quello che sta facendo è un peccato (per esempio adulterio o mangiare
alimenti proibiti ל"ע, che
tutti sanno che si tratta di peccati) allora c’è da fare una distinzione fra un
benonì e un talmid chacham. Se la
persona in questione è un benonì (ossia generalmente sta attento a compiere le
mizvot e non peccare ma ogni tanto inciampa in qualche peccato) e la si è vista
peccare solo una volta di nascosto, è vietato raccontare quello che ha fatto, perché
potrebbe già essersi pentito della cosa, aver fatto teshuvà e aver ricevuto il
perdono di HaShem. Se si raccontasse quello che ha fatto lo si farebbe
vergognare e basta, e oltretutto potrebbe già aver ricevuto il perdono da
HaShem per quello che ha fatto. Chi rivela la cosa, si macchia di un peccato
molto grave ed è considerato malvagio. Quello che bisogna fare è rimproverare
la persona a quattr’occhi per quello che ha fatto, incoraggiandolo a non
comportarsi più in quel modo. È importante farlo però nella dovuta maniera ed
educatamente.