7. Tutte le norme viste fin’ora,
valgono nel caso in cui una persona è solita pentirsi dei propri peccati. Nel caso
si sia verificato che la persona non ha nessun timore di HaShem, e si vuole
mettere sulla cattiva strada, è permesso farla vergognare e raccontare male di
lei, sia in sua presenza che meno. Ad esempio una persona che deliberatamente trasgredisce
le regole della Toràh, o che non sta attenta a una determinata averà che tutti
sanno trattarsi di un’averà. Però, chi ascolta, ha il divieto di credere a
quello che gli viene detto, può solo sospettare della cosa fin quando riuscirà
a fare chiarezza.
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Se una persona del genere
ha compiuto un’azione giudicabile positivamente o negativamente, la si giudica
negativamente ed è permesso farlo vergognare di ciò che ha fatto.
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Tutto questo permesso vale
solo nel caso in cui si ha l’intenzione di far migliorare la cosa e altre
condizioni di cui parleremo in seguito.