TERZA REGOLA: IL DIVIETO DI PARLARE LASHON HARà DI FRONTE ALLA PERSONA IN QUESTIONE OPPURE DI NASCOSTO, PER SCHERZO, E SENZA RIVELARE IL NOME DELLA PERSONA DI CUI SI STA PARLANDO.
1. Il divieto di parlare lashon harà: perfino se si parla male in faccia alla persona in questione.
Come abbiamo già detto nelle maledizioni, sicuramente è vietato parlare lashon harà, ossia dire qualcosa di realmente accaduto e negativo, sul prossimo. È vietato perché chi lo fa è passibile di ricevere la maledizione: “Maledetto chi colpisce il prossimo di nascosto” (Devarim 27,24). Perfino se chi parla lashon harà ritiene che avrebbe detto la stessa cosa di fronte alla persona in questione, o se le parla direttamente in sua presenza, è assolutamente vietato. Per certi versi è ancora peggio, perché si dimostra sfacciataggine, e si rischia di far vergognare la persona, che è una colpa molto grave di per sé.