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Seconda Regola.6

9. Tutto quello che abbiamo detto, riguarda il divieto di raccontare ESATTAMENTE quello che si è sentito, ma è assolutamente vietato aggiungere perfino una singola sillaba, tanto più è vietato cambiare i fatti a seconda dell’interlocutore. Inoltre, è vietato accettare quello che si è sentito come qualcosa di vero, come vedremo be”H più avanti nel clal 7. Se una persona ha compiuto una cattiva azione quando era giovane, e poi ha cambiato strada, o se i suoi antenati non si comportavano come di deve, ma lui ha cambiato strada, è vietato rimproverarlo e svergognarlo di fronte agli altri.

10. – quando si racconta qualcosa a qualcuno, sapendo che di natura è una persona che tende a intendere le cose che gli vengono raccontate direttamente come vere, è vietato raccontargliela, tanto più se si sospetta che potrebbe anche aggiungere qualcosa di male sulla persona in questione.
- Dopo tutto quello di cui abbiamo parlato, è evidente quanto sia opportuno allontanarsi dal permesso di raccontare qualcosa che si è sentito di fronte a tre persone, poiché è una situazione che nella pratica non può avvenire senza infrangere una delle condizioni di cui abbiamo parlato. Quindi, chi si preoccupa per la propria anima, si allontani dalla cosa.