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Quinta Regola

IL DIVIETO DI PARLARE LASHON HARà PER QUESTIONI CHE RIGUARDANO LE MIZVOT FRA L’UOMO E IL SUO PROSSIMO
1.       
Così come è vietato far vergognare il prossimo per questioni che riguardano le mizvot fra l’uomo e il signore, è vietato farlo vergognare per questioni che riguardano l’uomo e il prossimo. È vietato perfino se quello che si racconta è completamente vero. Se per esempio si è vista una persona chiedere un favore ad un’altra persona, e quest’ultima ha rifiutato di aiutarla, è vietato andarlo a raccontare in giro, altrimenti si compie il divieto di parlare lashon harà. È vietato perfino se si è vista la cosa di persona, e perfino se a raccontare è la persona in questione a cui è stato negato l’aiuto. Anche se l’altro avrebbe potuto aiutare e non l’ha fatto, è vietato andarlo a raccontare in giro. Chi racconta la cosa, oltre al divieto di lashon harà, trasgredisce il divieto di serbare rancore, e se và a raccontare l’episodio per vendicarsi, trasgredisce il divieto di non vendicarsi.