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Sesta Regola.3


5.       Se già ci si trova con un gruppo di persone per qualche motivo, e queste cominciano a parlare lashon harà e altre cose vietate, e si sa che ammonirli per quello che stanno facendo non servirebbe a nulla, se è possibile, bisogna andarsene, oppure tapparsi le orechhie così da non sentire. Se però non se ne può andare, e se si tappasse le orecchie comincerebbero a deriderlo e a prenderlo in giro e quindi non è disposto a farlo,  per non inciampare nel divieto di ascoltare lashon harà deve fare tre cose:
a.       Decida con tutto se stesso di non accettare come vero quello che sta ascoltando
b.      Si senta a disagio in quella situazione
c.       Stia seduto pietrificato, e non mostri a coloro che raccontano nessun movimento facciale che dimostri che è d’accordo con quello che sta ascoltando, e ancora meglio, mostri una faccia contrariata.
6.       Tutto questo vale solo e soltanto nel caso in cui quando si era arrivati, il gruppo non stava ancora parlando lashon harà, però, se già parlavano lashon harà, o se ha la possibilità di defilarsi e non lo fa, o se sa che quelle persone sono solite parlare lashon harà, allora è chiamato criminale come loro, e in cielo viene scritto come persona che fa parte di quella combriccola e parlatore di lashon harà, perfino se non parla e se non si sente a proprio agio in quella situazione.
Tanto più ovviamente se ha l’intenzione di ascoltare quello che stanno dicendo.