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Sesta Regola.5


9.       Qualsiasi cosa sia vietato dire, è vietato ascoltare (per esempio offese sul comportamento degli avi, o azioni sbagliate che si sono compiute in passato e la persona attualmente si comporta bene, oppure dire di qualcuno che non è intelligente).
Questo vale sia in  forma orale che scritta.
10.       È vietato credere alla lashon harà che si sente. È vietato perfino dubitare a proposito della persona di cui si sente parlare. È permesso però sospettare che ciò che si è sentito sia vero, nel caso in cui si possa subire un danno, o qualcun altro possa subirlo.
Poiché è vietato credere a quello che si è sentito, si continua ad avere l’obbligo di fare del bene nei confronti di quella determinata persona, per quanto riguarda tutte le mizvot in cui la Toràh ci ha comandato di fare del bene al prossimo, per esempio dandogli zedakà. Questo vale anche se, stando alle parole di lashon harà ascoltate, quella persona è entrata in una categoria di persone su cui non è vietato parlare lashon harà (di questa categoria sarà trattato be”H nella regola 8).