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Decima Regola.3 - Raccontare di qualcuno che fa lashon harà!


5.-6.  Una persona che vede qualcuno parlare lashon harà, può raccontare pubblicamente la sua trasgressione, a condizione che si siano verificate tutte le condizioni viste precedentemente nei punti 2,3,4. Un’altra condizione è che la lashon harà raccontata sia già giunta alle orecchie del soggetto di cui si parlava lashon harà (altrimenti chi la rende pubblica trasgredisce il divieto di rechilut).
Nel caso sia evidente che c’è utilità nel rendere pubblica, c’è la possibilità di non necessitare la condizione precedente che la lashon harà sia già giunta alle orecchie del soggetto di cui si parlava lashon harà. In ogni caso sono necessarie tutte le condizioni precedentemente viste (2-4)
In ogni caso è vietato raccontare della lashon harà fatta al soggetto di cui si parlava; persino se parlava male di suo padre o dei del suo maestro di Toràh.
Un esempio pratico: se sa che la persona in questione potrebbe andare a raccontare la lashon harà ad altre persone ed è quasi sicuro che credano alla sua lashon harà, sicuramente è opportuno anticiparlo e raccontare loro che quella persona sta dicendo frottole. (A condizione siano presenti le condizioni precedenti 2-4)