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Decima Regola.5

9.       Se chi racconta è riconosciuto dal pubblico come persona integra, che non avrebbe problemi a dire ciò che dice anche di fronte al diretto interessato, se sa che l’interessato non accetterebbe il rimprovero può raccontare le malefatte compiute anche di fronte a meno di tre persone. In questo caso tutti saprebbero certamente che, una persona del genere, racconta ciò che racconta con l’unico scopo di  aiutare la vittima e di condannare di fronte al pubblico azioni che non vanno bene. Si stia attenti a quanto detto nel punto 8, e che siano presenti le 7 condizioni riportate all’inizio del capitolo.
10.   Le norme che riguardano il raccontare lashon harà per una trasgressione commessa nei confronti del prossimo o nei confronti di HaShem sono le stesse. Solo che una trasgressione di un peccato nei confronti di HaShem è vietato raccontarla ad altri, nonostante sussistano le condizioni riportate nel punto 2. Solo nel caso in cui sussistano tutte le condizioni e si è anche visto svariate volte che la persona trasgredisce volontariamente un’averà conosciuta da tutti come tale, è permesso raccontarlo.