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Rechilut - Regola1.2


3.       Il divieto di Reçhilut è valido persino se non intende inserire odio (o non sopportazione) sulla persona di cui parla, persino se ha detto o ha fatto le cose in modo corretto. Ad esempio – Tizio ha ammonito Caio su ciò che ha detto su di lui o che gli ha fatto. Caio si scusa dicendo che “anche Sempronio ha detto così di te”. SE stima che in questo caso tizio sopporterà meno Semprionio – Reuven è chiamato Rachil (spettegolatore) ed è vietato dire ciò.