3.
Il divieto di Reçhilut è
valido persino se non intende inserire odio (o non sopportazione) sulla persona
di cui parla, persino se ha detto o ha fatto le cose in modo corretto. Ad
esempio – Tizio ha ammonito Caio su ciò che ha detto su di lui o che gli ha
fatto. Caio si scusa dicendo che “anche Sempronio ha detto così di te”. SE
stima che in questo caso tizio sopporterà meno Semprionio – Reuven è chiamato
Rachil (spettegolatore) ed è vietato dire ciò.